sabato 12 febbraio 2011

I laser per la cura delle malattie

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Quando si parla del rapporto tra luce e pelle, il pensiero vola subito al sole ed all'abbronzatura, ma anche alle lampade solari che si utilizzano nei centri estetici, per l'abbronzatura anche d'inverno.
In realtà non è sbagliato pensare alla luce solare, poiché è molto importante per la pelle e per il suo sviluppo, anche se – come del resto tutte le cose – non si deve abusarne onde evitare l'insorgere di danni più o meno permanenti. Infatti in tutti i soggetti che espongono la propria pelle al sole o alle lampade abbronzanti per troppo tempo, insorgono problemi cutanei. Dalla comparsa di semplici macchie, all'invecchiamento precoce del tessuto, alla presenza di cicatrici in seguito alle ustioni, fino ad arrivare ad angiomi e tumori benigni e maligni del tessuto cutaneo.
Tutti questi danni, provocati dall'eccessiva esposizione alla luce solare, possono essere curati grazie alla terapie che sfruttano un altro tipo di luce: il laser (light amplification by stimulated emission of radiaton).
Schema di una sorgente laser che emette un fascio di luce verde. 
I laser sono delle sorgenti luminose che emettono dei fasci di luce con quattro caratteristiche fondamentali, ovvero coerenza, monocromaticità, collimazione e brillanza. Ed è proprio grazie a queste proprietà che il laser può essere usato in molti campi che vanno dal trattamento di superfici delicatissime, al taglio di molti materiali, alle misure di particolari proprietà della materia, o di velocità e distanze, alla cura di malattie cutanee ed oftalmologiche, in ogni caso con una precisione ed accuratezza senza pari.
Nella cura delle malattie, per esempio, si sfruttano i fasci laser pulsati, meglio conosciuti come laser frazionati, impulsi laser emessi ad intervalli di tempo regolari ed in fase, per colpire in maniera controllata il tessuto. Si possono eliminare in questo modo, solo le parti danneggiate, lasciando intatte le zone circostanti non interessate dal problema, con una precisione più che “chirurgica”.
Dispositivo chirurgico con tecnologia laser
Gli interventi che sfruttano la tecnologia laser non lasciano segni o cicatrici, ed hanno una ottima percentuale di riuscita in ogni applicazione.
Ormai è una tecnica assai diffusa nella medicina occidentale ed applicata in medicina estetica, in oftalmologia, in dermatologia, ma anche in nefrologia per curare un numero di malattie sempre crescente, con una conseguente evoluzione delle tecnologie, grazie alla continua ricerca ed all'esperienza che si acquisisce col tempo e con l'utilizzo.
Tra i tanti usi chirurgici che, i laser di quarta generazione assicurano, possiamo ricordare l'eliminazione dei calcoli renali, la cura di lesioni retiniche e delle malattie della cornea, l'eliminazione di tumori e macchie dai tessuti cutanei, tutti interventi che vengo eseguiti, grazie a questa tecnica, in centri specialistici ambulatoriali e che non prevedono affatto la degenza in ospedale e particolari cure riabilitative, spesso limitate a semplici accorgimenti.
Nei campi della chirurgia estetica, delle cure antietà e dell'estetica in genere poi, la tecnologia laser è molto utilizzata per l'epilazione definitiva, per l'eliminazione di macchie, tatuaggi, piccoli nei, rughe e segni dell'invecchiamento in genere, con una semplicità ed una precisione, anche in questo caso, senza pari. Tanto che ormai sono numerosissimi gli operatori ed i centri estetici che dispongono di tali mezzi.
Molte altre ancora sono le applicazioni mediche di questa tecnologia, ma, e mi scuso per questo, per mancanza di spazio e risorse non possono essere pubblicate in questo articolo. Alla luce di ciò mi impegno a chiarire, ove possibile, i dubbi che i lettori avranno dopo aver letto questo scritto.

 Alì